Inquinamento Acustico

Inquinamento Acustico strada


 Andiamo per ordine. La legge n. 447/1995 (art. 2) definisce l’inquinamento acustico come: “ l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”.
Le zone con un alto inquinamento acustico sono quelle caratterizzate da un’elevata densità abitativa. La maggior parte del rumore è generato dai veicoli e dal traffico: motori, clacson, scarichi, tutti contribuiscono ad aumentare i Decibel. La situazione si aggrava nelle vicinanze di aeroporti o stazioni ferroviarie.

 



 

Inquinamento acustico aereo

 
Altra fonte di inquinamento acustico è l’attività industriale e commerciale e infine, le fonti domestiche come televisioni, radio, telefoni ed elettrodomestici, che sono particolarmente pericolose per la vicinanza che hanno con l’apparato uditivo.
L’esposizione acuta o prolungata ad alte intensità di rumore può causare la tipica perdita uditiva detta ipoacusia neurosensoriale . In questi casi, di danno è irreversibile e può essere trattato solamente con l’applicazione di apparecchi acustici. (tuttogreen.it)
L’inquinamento acustico non è causa soltanto di patologie legate all’udito. Ricerche scientifiche lo hanno confermato. I rumori, spesso e volentieri, generano una cattiva qualità del sonno e del riposo. Dormire in un luogo ad alto inquinamento acustico aumenta l’incidenza di stress, stanchezza, ipertensione e nei casi più gravi può anche causare ictus o infarti. Lo stress, a sua volta, comporta tutta una serie  di problemi associati, come quelli riguardanti l’apparato gastrointestinale, il sistema nervoso, endocrino e cardiocircolatorio.



 
Soluzioni e Precauzioni

 

Dispositivi di protezione personale

 
In ambiente domestico è consigliato di regolare adeguatamente i volumi di televisione, radio e limitare l’utilizzo di quegli elettrodomestici più rumorosi come aspirapolveri o asciugacapelli o di indossare degli otoprotettori durante l’uso.
In ambiente lavorativo: in base al tipo di attività svolta, valutare l’utilizzo di appositi otoprotettori.
Con le attuali norme vigenti si è cercato di limitare il problema, soprattutto nei luoghi più rumorosi.
Una soluzione valida per tutti gli ambienti, sia domestici che lavorativi, potrebbe essere l’installazione di pannelli fonoassorbenti sulle pareti, che con l’azione combinata di infissi a chiusura ermetica garantisco un certo isolamento acustico.
Anche se è un argomento poco dibattuto bisogna sensibilizzare e informare maggiormente la popolazione.
Piccoli accorgimenti potrebbero garantire a tutti una migliore qualità della vita.

 



 
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